Domani, con il Parco Nazionale della Majella, il Museo delle Genti d'Abruzzo e il Comune di Roccamorice, inizierò il restauro del complesso agro-pastorale in pietra a secco "La Valletta", localmente chiamata "Mandra di Pallante", in località Arcarelli di Roccamorice.
I lavori di restauro sono previsti fino a sabato.
martedì 13 settembre 2016
domenica 4 settembre 2016
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Quello che
oggi sta accadendo nella mia Pescara mi ricorda con tristezza quanto avvenne
negli anni ’60. Tornai da Bologna, dove frequentavo l’università, e il giorno
successivo andando al mare, allo stabilimento Venere a mangiare la pizzetta
della Signora Carolina, mi accorsi che il cinema-teatro Pomponi era sparito.
Andavo spesso a mangiare la pizza nel locale a sinistra dell’ingresso o il
gelato nella vicina gelateria Glacia. Ricordo anche alcune feste che si
tenevano nel salone al primo piano e i palchetti pieni di giovani coppie.
Ma il Pomponi
era pericolante, talmente “pericolante” che per abbatterlo hanno dovuto usare
delle cariche esplosive. Mi consolai pensando che molto probabilmente avrebbero
ricostruito nella stessa area un altro teatro.
E’ passato
più di mezzo secolo e sappiamo tutti cosa c’è nell’area del Pomponi.
L’amministrazione
comunale non avendo un altro Pomponi da abbattere ha ritenuto che a Pescara
c’erano troppi pini e per dimostrare una certa efficienza ha iniziato
immediatamente l’opera. Ma si tratta di
un vizio antico perché quando venni ad abitare nel 1991 in fondo a Via
Vespucci, ex Viale Ronchi, abbatterono diversi pini di fronte a casa e gli
operai dissero che sarebbero stati presto ripiantati. Dov’erano quei pini, oggi
c’è solo un deposito di immondizie.
Alcuni dei pini abbattuti hanno circa l’età
del vecchio Pomponi. Li accomuna l’età e delle amministrazioni che poco hanno a
che fare con la cultura.
giovedì 25 agosto 2016
Di recente ho avuto l'incarico di referente regionale per l'Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici (AIAMS).
Tutti coloro che sono interessati ai mulini ad acqua e intendono associarsi possono contattarmi o andare sul sito www.aiams.eu. Sotto vediamo una cartolina litografica del 1902 di Basilio Cascella.
Si tratta del Mulino S. Clemente 1° di Bocca di Valle.
Tutti coloro che sono interessati ai mulini ad acqua e intendono associarsi possono contattarmi o andare sul sito www.aiams.eu. Sotto vediamo una cartolina litografica del 1902 di Basilio Cascella.
Si tratta del Mulino S. Clemente 1° di Bocca di Valle.
lunedì 25 luglio 2016
L'école française de Rome ha pubblicato online il tomo 128/2 (2016) dei MEFRA "Allevamento transumante e agricoltura". Nell'opera è presente un mio capitolo dal titolo: "Pastorizia e agricoltura di sopravvivenza alle alte quote. Tipologie insediative."
Il sito è: https://mefra.revues.org/3447
Il sito è: https://mefra.revues.org/3447
Etichette:
architettura in pietra a secco,
Pastorizia
sabato 7 maggio 2016
La Grotta del Colle
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Oggi 7 Maggio 2016, vigilia della festività di S. Michele
Arcangelo, mi sono recato alla Grotta del Colle di Rapino poiché volevo
rivedere i pochi ruderi della cappella dedicata a S. Angelo, all’ingresso della grotta. Non tornavo in quei
luoghi da circa venti anni, da quando era stata realizzata la “valorizzazione
turistica” dell’antico luogo di culto. Allo scempio di allora oggi si è
aggiunto, su quelle inutili strutture, il degrado del tempo e dell’abbandono: recinzioni dei sentieri marcite o crollate,
panchine e tavoli rotti sommersi dalla vegetazione, cestini di rifiuti sfondati
mai svuotati, sentiero ormai impraticabile. L’unica cosa che purtroppo si è conservata è il camminamento in ferro
all’interno della grotta. Certamente in quell’abbandono i ruderi della cappella
da me ricercata non erano più visibili.
I nostri eremi e luoghi di culto rupestri non hanno tesori
d’arte nel loro interno; hanno solo una particolare atmosfera creata dal connubio
tra i pochi resti che testimoniano antiche presenze e una natura spesso
incontaminata. Gli addetti ai lavori chiamano questa atmosfera genius loci.
Il genius
loci io lo immagino come un animaletto che scivola silenzioso sulle pareti
di roccia e sui modesti resti del luogo di culto avvolgendo il tutto in un
alone magico e che concede solo all’attento ed educato visitatore di ascoltare
il lento stillicidio nel fondo della grotta e a volte i passi di Pietro da
Morrone. Ma è un animaletto timido e schivo. Basta un cartello troppo invadente,
una panchina o un tavolo inutili ed esso scompare, spesso per sempre. Alla
Grotta del Colle, luogo di culto cristiano e probabilmente santuario italico, è
scomparso da tempo.
Non so da chi dipenda la manutenzione di questo luogo di
culto, ma basterebbe un campo di volontariato per riportare il tutto allo stato
originario e mantenere aperto un piccolo sentiero che vi conduca. Non occorrono
progetti, occorre solo rimboccarsi le maniche.
Chissà, quell’animaletto potrebbe anche tornare.
martedì 3 maggio 2016
lunedì 2 maggio 2016
lunedì 7 settembre 2015
Dal 31 Agosto al 4 Settembre 2015 in località Piano delle Cappelle (localmente chiamata “le tagliate”) nel Comune di Lettomanoppello (Pe),ho coordinato i lavori di restauro che hanno interessato antichi coltivi caratterizzati dalla presenza di numerose capanne e campi terrazzati. Tutta l’area presentava il degrado dovuto a decenni di abbandono: una vegetazione di felci e rovi ricopriva le opere in pietra a secco nascondendo anche i numerosi crolli dovuti al tempo, ma soprattutto al passaggio delle greggi. Al restauro hanno partecipato numerosi volontari provenienti da diverse regioni.I restauri sono stati condotti grazie alla concreta collaborazione del Museo delle Genti d'Abruzzo, del Parco Nazionale della Majella e del Comune di Lettomanoppello.Si pensa di ripetere annualmente delle campagne di restauro per salvaguardare le interessanti opere in pietra a secco presenti sulla Majella.
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venerdì 3 luglio 2015
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