martedì 20 novembre 2018
mercoledì 20 giugno 2018
venerdì 15 giugno 2018
venerdì 27 aprile 2018
Con il contributo del Comitato Scientifico del C.A.I. "Gruppo Terre Alte" ho pubblicato due piccole monografie:
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La Valle delle vigne
Grotte e casini di una economia
scomparsa
La
ricerca è stata condotta nell’arco di quattro anni nel territorio dei Comuni di
Carapelle C. e Castelvecchio C.,
censendo oltre 110 casali e grotte presenti nella Valle di Vusci.
I risultati si sono rivelati di
estremo interesse per la presenza in grotta di numerosissimi impianti di
vinificazione, con vasche di pigiatura, torchi a trave e grandi cisterne per la
raccolta dell’acqua piovana. Il tutto è “cristallizzato” al periodo in cui fu
abbandonata la coltura della vite nella valle. Ogni casale ed ogni grotta è
stato rilevato tramite GPS e documentato con foto. Per i complessi
tipologicamente più interessanti (Grancia di S. Cristoforo, Casino di Graziano,
Casino Visioni…) si è realizzata una
planimetria. Tutta la valle rappresenta un interessantissimo ecomuseo,
completamente sconosciuto, che andrebbe valorizzato.
Siti agro-pastorali di Piano Locce
Percorrendo
Piano Locce e addendrandosi nelle sue valli laterali appaiono, sui ripidi e
brulli pendii, dei buchi neri incorniciati da rozze pietre: sono gli ingressi
alle grotte artificiali che per secoli hanno dato ricovero ad uomini ed animali
che dai centri abitati raggiungevano per lavoro queste oasi di terra fertile.
L’indagine condotta nell’arco di alcuni anni non si è comunque limitata ad un
censimento delle grotte ma ha interessato anche i siti agro-pastorali di altra
tipologia.
L’area
di indagine ricade soprattutto nel Comune di Barisciano e comprende i pendii
che circondano Piano Locce e alcune valli laterali come Valle Chiusola, Valle
Vostovello, Valle Ombrica, Valle Francuccia, Valle Cupa.
La
maggiore concentrazione di grotte la troviamo sui pendii intorno a S. Maria ai
Corboni e nella parte alta di Valle Cupa.
Nella ricerca figura anche la località “Le Gondole”, nel Comune di S.
Stefano di Sessanio, per l’importanza storica e tipologica delle costruzioni di
origine monastica ivi presenti. Per ogni sito si riporta una breve descrizione,
in alcuni casi una planimetria, e la localizzazione tramite GPS.
martedì 24 aprile 2018
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La scelta dei luoghi di culto che figurano in
questo lavoro non è dettata semplicemente dalla quota ma da una serie di
fattori che influisce sulla loro connotazione montana: l'isolamento, la
tipologia, il tipo di frequentazione etc... Ho escluso dalla ricerca i santuari
e i monasteri di grandi dimensioni, in molti casi già noti e studiati per il
notevole afflusso di fedeli o per le loro rilevanze artistiche, e le chiese
tratturali, anch'esse oggetto di numerosi studi, per occuparmi dei luoghi di culto
più modesti e negletti, in genere distanti dai centri abitati, conosciuti e
frequentati solamente in un piccolo ambito territoriale. Mi sono concesso
alcune deroghe dettate dal fascino che emana da alcuni luoghi di culto per una
particolare collocazione, per la loro antichità, o per un rito ivi praticato.
La ricerca si compone dei
seguenti capitoli:
I I luoghi
dell'Arcangelo
Moltissimi sono i luoghi sacri a lui dedicati e tuttora
presenti nella regione abruzzese, pertanto in questo lavoro si approfondisce la
conoscenza, riportandone una breve descrizione ed alcune notizie storiche,
soprattutto di due tipologie: i luoghi di culto in grotta e quelli situati in
posizione elevata, poiché sono queste le ubicazioni tipiche dei luoghi sacri all'Arcangelo.
II I pellegrini di una valle
Dei numerosi pellegrinaggi un tempo così diffusi oggi
rimangono quasi esclusivamente quelli
presenti in ambiti geografici molto
ristretti, spesso con la partecipazione di poche comunità, tanto da poter
considerare questi fedeli "pellegrini di una valle".
Oltre ai luoghi di culto
esaminati si riportano 32 schede sui pellegrinaggi da me già
pubblicati in precedenza.
III I luoghi di culto dimenticati
Sempre restando
in un ambito montano, si ricordano alcuni luoghi di culto dimenticati dei quali
è rimasta qualche traccia sul terreno, o nella tradizione locale. Per
altri luoghi di culto, nei quali sono
ancora evidenti e ben conservate le strutture, ci si chiede cosa possa aver
determinato il loro abbandono e la fine della devozione popolare.
IV Eremi e luoghi di culto rupestri
Alla luce di
nuove conoscenze e nuove scoperte si vuole integrare quanto già pubblicato in
precedenza. In questa seconda fase della ricerca oltre alle solite e
indispensabili carte d'archivio e alle pubblicazioni di storici locali, è stato
estremamente utile l'aiuto di alcuni informatori che mi hanno segnalato dei
luoghi di culto che si sono rivelati di
estremo interesse.
V Edicole-Cappelle
Cappelle e
edicole di crocicchio, di confine, di santuario e di valico, segni minori della
religiosità popolare ma molto diffusi su tutto il territorio montano.
Tali luoghi sono la testimonianza di una religiosità ovunque
presente e della quale non si poteva fare a meno, poichè la fede era l'unico
conforto nella dura vita della montagna.
mercoledì 18 aprile 2018
Il restauro della capanna è terminato. La cupola non è completamente chiusa poiché le pietre, come nel 2001, non erano sufficienti. Nel corso del restauro ho potuto constatare che la causa del parziale crollo della capanna era dovuto al cedimento del terreno, costituito da materiale di riporto. Tale cedimento ha provocato l'inclinazione verso l'esterno del circolo di base con il conseguente scivolamento della muratura sovrastante. Tale problema si presenta purtroppo in altri due punti della capanna.
Sulle nostre montagne le capanne vengono costruite sempre su una base di roccia, dove non è possibile coltivare.
venerdì 13 aprile 2018
Questa mattina, 13 Aprile 2018, insieme ad alcuni operai della Provincia di Pescara ho iniziato il restauro della piccola capanna che ho costruito davanti al palazzo della provincia nel 2001, Anno Internazionale della Montagna.
Penso di portare a termine il restauro entro la prossima settimana.
La capanna a falsa cupola è divenuta negli ultimi anni il simbolo della montagna della provincia di Pescara.
Penso di portare a termine il restauro entro la prossima settimana.
La capanna a falsa cupola è divenuta negli ultimi anni il simbolo della montagna della provincia di Pescara.
giovedì 15 febbraio 2018
Dal 29 Agosto al 2 Settembre 2018 parteciperò al Convegno internazionale sulle incisioni rupestri che si terrà in Valcamonica. Il mio intervento "Grotte e incisioni dei pastori della Majella" è stato accettato e figurerà nella sessione “Pastoral Graffiti. Old World case studies in interpretative ethnoarchaeology".
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